Non è stato facile, ma si è trovato l’accordo sulla ripartizione dei milioni che, dal 2010, saranno raccolti dalla vendita, collettiva, dei diritti televisivi per il calcio, in chiaro e criptato (si prevede di arrivare a un miliardo di euro). Quattro club hanno votato contro, Siena, Atalanta, Cagliari e Palermo, assente la Fiorentina, queste sono le nuove regole: il 40% sarà suddiviso in parti uguali tra tutti i club di serie A; il 30% in relazione al bacino d’utenza: 25% in base al numero dei tifosi, graduatoria che sarà definita dalla media ponderale delle indagini di tre istituti demoscopici, i cui risultati saranno verificati ogni tre anni; il restante 5% in base alla popolazione delle città d’appartenenza dei club. Infine, l’ultimo 30% in relazione al merito sportivo: 5% in base alla classifica dell’ultima stagione; il 15% in base ai risultati ottenuti negli ultimi cinque campionati; il restante 10% tenendo conto dei risultati storici a partire dal 1946-47. Dal 2010 ogni club si terrà tutto l’incasso casalingo e non vi sarà più la quota a favore della squadra ospite. Resta l’aiuto ai club che retrocedono in B.
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