Bruno Vespa: sono un artista

Nel concitato cda Rai di lunedì, che ha visto i consiglieri bocciare il dg Campo Dall’Orto, è approdata anche una lettera di Bruno Vespa, sul tema del tetto ai compensi. Tale limite, si sa, non è applicabile agli artisti (è confermato per dipendenti, consulenti e collaboratori), ma Rai dovrà proporre delle linee per regolamentarne la retribuzione, valutando chi opera a cavallo tra attività artistica autorale e giornalistica. Il problema esposto nella lettera del conduttore di Porta a porta e pubblicata da Repubblica.it è che il suo è un contratto di natura artistica, non giornalistica e pertanto dovrebbe essere escluso dal tetto. «Sono fiducioso che la discussione su questo tema avvenga su basi esclusivamente giuridiche e di buon senso, allontanando il sospetto – alimentato da alcune dichiarazioni politiche e non solo – che si voglia immaginare qualche norma contra personam, inaccettabile sotto ogni profilo», si legge. «Tra un Fabio Fazio che si occupa di Falcone e un Bruno Vespa che fa un programma su Ballando con le stelle chi è l’artista e chi il giornalista?», si chiede. Rai, spiega Vespa, ha applicato a professionisti che vengono dal giornalismo dei contratti artistici, che prevedono il versamento di contributi prima all’Enpals (che Vespa versa dal 2001) e poi agli enti previdenziali che l’hanno sostituito. Se trasmissioni come Porta a porta venissero riconosciute come esclusivamente giornalistiche ciò comporterebbe la mutazione di tutti i contratti in essere.

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