Rai smentisce le notizie riportate dalla stampa (pubblicate circa una settimana fa) sulle ragioni di una sua possibile esclusione dal beauty contest, sulla base del ricorso di TiMedia. Secondo la società, il servizio pubblico non può partecipare alla gara perché già titolare di cinque frequenze già utilizzate per la tv (una sesta sarebbe vietata dall’Ue). Rai ha definito la notizia priva di fondamento, in quanto il limite dell’Unione europea è relativo ai multiplex e non alle frequenze. Rai ne quattro Mux in Dvb-T (usati per il Dtt) e un mux per il Dvb-H (il nuovo standard Dtt) o per il Dvb-T2, per la tv mobile. Dal beauty contest potrebbe quindi venire assegnato a Rai un quinto Mux Dtt, in regola dunque con i limiti autoconcentrazione.
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