Non ci sta Alberto Barachini, presidente della Commissione della Vigilanza di Rai, che ha scritto una lettera al ministro Dario Franceschini per chiedere di non escludere il servizio pubblico dalla piattaforma della cultura. Il progetto della cosiddetta “Netflix della cultura”, infatti, è stato presentato pochi giorni fa dallo stesso Franceschini come una società costituita al 51% da Cassa depositi e prestiti (Cdp) e al 49% dalla piattaforma streaming Tvod privata Chili. Come riportato da La Stampa, nella lettera di Alberto Barachini al ministro si legge: “Si è appreso, anche attraverso alcune interlocuzioni con la stessa azienda, che da tale progetto, in avanzato stato di realizzazione, sarebbe esclusa, almeno inizialmente, la Rai. La mancata presenza del servizio pubblico radio televisivo e multimediale, se confermata, suscita serie riserve” (perplessità che avevamo già sottolineato su e.duesse insieme ad altre “stranezze”). Per Barachini risulta “incomprensibile che tale progetto non contempli la presenza della Rai, che resta uno dei principali veicoli di trasmissione culturale dell’Italia”. E conclude confidando che “le considerazioni esposte, nello spirito di una costruttiva collaborazione istituzionale, possano essere attentamente valutate, con l’obiettivo di rendere ancora più efficace la diffusione e la promozione di eventi, manifestazioni e spettacoli che alimentano un patrimonio culturale invidiabile”.
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