Auditel-Censis: l’ascesa delle connected tv

Presentato il Quinto Rapporto Auditel-Censis: “La transizione digitale degli italiani”
presidente Auditel

Sono 120 milioni gli schermi accesi in Italia (5 per famiglia), di cui 48 milioni di smartphone e 43 milioni di televisori; 93,2 milioni di dispositivi connessi ad internet all’interno delle abitazioni; e ben 16,7 milioni di Connected TV (Smart TV o TV con dispositivi esterni connessi), per una crescita del 210,9% rispetto al 2017. In valore assoluto significa oltre 11 milioni di apparecchi televisivi connessi in più negli ultimi cinque anni.

È quanto certifica il Quinto Rapporto Auditel-Censis, intitolato La transizione digitale degli italiani. Il Rapporto si fonda sulla Ricerca di base Auditel (7 wave l’anno, 20 mila abitazioni visitate, 41 mila interviste face-to-face) che ha tre obiettivi: 1. accertare la reale struttura e fisionomia delle famiglie, temperando e neutralizzando tutti gli effetti anagrafici e fiscali con cui esse sono spesso rappresentate; 2. fotografare la società italiana in tutte le sue dimensioni, socio-demografiche, psico-grafiche, socioculturali, comportamentali; 3. individuare le potenziali famiglie-campione del Superpanel Auditel, che deve essere (ed è) costantemente rinnovato.

Nel dettaglio, le evidenze del rapporto:

  1. Smart TV, smartphone e PC trainano la spesa. Computer, Smart TV, smartphone e accessori sono le uniche voci di spesa che crescono dal 2008 ad oggi, e che sono cresciute anche durante e dopo la pandemia.
  2. Aumentano gli schermi connessi e soprattutto le Connected TV. Se si considera che il numero medio di componenti di un nucleo familiare è di 2,5 persone, significa che oggi in molte case ci sono più schermi che individui. La Ricerca di Base Auditel registra 93,2 milioni di dispositivi connessi ad internet. Nel 2017 erano poco meno di 74 milioni.
  3. 48 milioni di smartphone, 43 milioni di televisori. Gli smartphone sono aumentati di oltre 6 milioni dal 2017 ad oggi. Le televisioni sono circa 43 milioni, presenti nel 97,3% delle abitazioni: 16,7 milioni di apparecchi sono Connected TV
  4. Quasi tutte le famiglie sono digitalizzate. Ma c’è ancora da fare… L’87,2% del totale delle famiglie italiane ha in casa almeno un device connesso oltre alla TV, lineare o Smart, con quasi 5 milioni di famiglie che usufruiscono del digitale e dispongono di un kit completo che comprende almeno una Smart TV, uno smartphone, un computer e un tablet. Restano 2,3 milioni di nuclei familiari (dove vivono circa 3 milioni di individui,) per la quasi totalità over 65enni, che non sono collegati. E restano esclusi 3.000 nuclei che non hanno alcun device. Ci sono poi quasi 2 milioni di famiglie che possiedono solo la tv lineare e non hanno neppure lo smartphone.
  5. PNRR decisivo. Ci sono ancora 3,5 milioni di televisori che risalgono a prima del 2011 e, presumibilmente, non sono in alcun modo compatibili con il passaggio al digitale terrestre di seconda generazione. A questi vanno aggiunti oltre 11 milioni di televisori di cui non è possibile ricostruire con esattezza la data dell’acquisto e che potrebbero non essere in grado di supportare la nuova tecnologia. I prossimi cinque anni si annunciano determinanti per recuperare le sacche di esclusione e di marginalità dalla vita digitale. Lo switch-off potrà contribuire. Ma la spinta determinante verrà dal PNRR, che ha destinato 6,7 miliardi di euro per connettere tutta l’Italia entro il 2026 con reti ad altissima velocità.
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