La spesa globale in contenuti audiovisivi nel 2021 vale 220 miliardi di dollari. Si tratta di un incremento del 14% sul 2020, secondo le indicazioni di Ampere Analysis (riportate da WorldScreen). A trainare la crescita sono certamente i servizi svod, il cui investimento complessivo ammonta a 50 miliardi di dollari, per un incremento del 20% sul 2020 e di oltre il 50% dal 2019. Dietro il dato, il lancio di nuove piattaforme, ma anche la spesa di protagonisti quali Apple TV+, Disney+, HBO Max, Peacock e Paramount+, che complessivamente hanno speso oltre 8 miliardi quest’anno.
I BIG SPENDER
A trainare la spesa globale in contenuti c’è Comcast (insieme alle sue divisioni), con un investimento pari a 22,7 miliardi. Segue Disney con 18,6 miliardi. La cifra comprende anche i diritti sportivi, che rappresentano un terzo della spesa per entrambi i big. Netflix è certamente tra gli attori principali, contando per il 30% degli investimenti in contenuti svod e il 6% degli investimenti globali con 14 miliardi.
Nota dolente per i broadcaster pubblici e commerciali, la cui spesa resta inferiore ai livelli del 2019, anche se in crescita dopo i tagli e i ritardi alle produzioni dovuti alla pandemia.
NEL 2022 SI CONTINUA A CRESCERE
La spesa in contenuti è destinata a crescere ulteriormente: Ampere Analysis prevede infatti una cifra superiore ai 230 miliardi di dollari nel 2022, in particolare grazie ai servizi svod. Nell’arena dell’on demand, fattori chiave saranno non solo la spesa in contenuti originali negli Usa, ma soprattutto i mercati globali.
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