Nel 2023 sono state prodotte 248 opere audiovisive (televisione e web), un numero più che doppio rispetto al 2019 e in crescita sul 2022 (+13 opere tv e +5 opere web). Sono alcuni dei numeri presentati dalla Direzione Generale Cinema e Audiovisivo del MiC nel corso dell’81° Mostra internazionale d’Arte cinematografica di Venezia (I numeri del cinema e dell’audiovisivo italiano 2023).
LE OPERE PRODOTTE
Delle 248 opere audiovisive prodotte nel 2023, 131 sono film tv e cortometraggi, 79 le miniserie (3-9 episodi), 19 le produzioni di media serialità (10-20 episodi), 20 di lunga serialità (21-100 episodi) e una superiore alle 100 puntate. Nel 2023 sono state prodotte 70 opere di finzione destinate alla tv e 31 opere web. Cresce, dunque, la richiesta di titoli di finzione per la tv, che nel 2022 era pari a 58. Ma sono soprattutto i documentari a crescere, con 101 titoli per la tv (in flessione invece il dato per il web: 22 vs 25 nel 2022). 14 invece le opere di animazione destinate alla tv e 10 quelle al web.
I NUMERI DELL’AUDIOVISIVO
Crescono le produzioni, ma anche i costi: il costo complessivo delle opere audiovisive «di iniziativa italiana» è infatti aumentato di quasi 100 milioni rispetto al 2022, arrivando a quota 824 milioni. Importante il ruolo di broadcaster e piattaforme. Secondo i dati, infatti, nella composizione dei costi quasi il 65% del budget di finanziamento (533,2 milioni vs 458,15 milioni nel 2022) va attribuito alla voce “altro”, composta in gran parte dagli investimenti di broadcaster e piattaforme. Rai si conferma la principale destinazione delle opere audiovisive prodotte, con 129 titoli diffusi nel 2023. Sky ne conta 20, Mediaset 15. Seguono gli streamer: Netflix a quota 13, Chili 10, Prime Video 16, mentre WarnerBros. Discovery ne conta 7. Altre 24 opere sono state destinate ad altre piattaforme o reti.
IL TAX CREDIT
Il tax credit si conferma seconda voce principale per la composizione dei finanziamenti delle opere audiovisive. I crediti di imposta per la sola produzione audiovisiva valgono 254,81 milioni di euro, per un incremento del 6% su 2022. È stata fatta richiesta di tax credit per 219 opere per un ammontare 276 milioni di euro. Di questi, 239,84 milioni sono stati attribuiti alle opere di finzione (di cui 175,71 milioni alle opere destinate alla tv), 13,71 milioni ai documentari (8,73 milioni alla tv) e 22,75 milioni all’animazione (9,61 milioni). Cresce, fa notare la Direzione Cinema, la richiesta di risorse a sostegno delle opere destinate al web. Gli investimenti complessivi, per i quali si è richiesto il tax credit, si avvicinano a 900 milioni di euro.
AUDIOVISIVO INTERNAZIONALE: MENO PRODUZIONI
Nel 2023 26 produzioni audiovisive estere hanno fatto richiesta di credito di imposta, un numero in flessione rispetto ai 33 del 2022. Si tratta di una richiesta complessiva di 55 milioni di euro. Sono invece 168 le opere audiovisive che hanno fatto richiesta del tax credit internazionale tra il 2016 e il 2023, per un totale di 364 milioni di euro di credito richiesti e un investimento totale complessivo di un miliardo di euro.
Tutti i dati 2023, comprensivi anche dei numeri del cinema, sono disponibili qui.
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