Asta tlc a quota 3,36mld di euro

Alle 10 di questa mattina è ripresa la quindicesima giornata di rilanci per l’asta delle frequenze tlc. Nella giornata di ieri sono stati effettuati – durante 24 tornate – 15 rilanci portando il valore dell’asta a 3.365mld di euro (27,34mln in più rispetto a venerdì 16 settembre e 1,06mld di euro in più rispetto alle offerte iniziali). Dubbi sulla destinazione dei ricavi: come riporta “Mf”, il ministero del Tesoro vorrebbe utilizzare l’incasso totale per ridurre il deficit-Pil in vista della revisione delle stime del documento di finanza pubblica, mentre il ministero delle Sviluppo economico vorrebbe che parte della cifra (il 50% del gettito eccedente i 2,4mld di euro, circa 500mln) venisse destinata a sgravi fiscali alle imprese, come previsto nella manovra di luglio. Sempre “Mf” anticipa che un operatore avrebbe chiesto al ministro dello Sviluppo economico Paolo Romani le condizioni di attribuzione a 3 Italia di due blocchi di frequenze, che la società ha inserito in bilancio. In realtà, spiega la testata, nel 2008 una delibera Agcom aveva previsto per i nuovi soggetti la possibilità di opzionare fino a un massimo di 10Mhz sulla banda da 1800 (Tim, Vodafone e Wind dispongono già di tre blocchi ciascuno nella stessa banda senza dover pagare alcun contributo, come previsto da una norma ministeriale del 2002).

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