Parte dei canali televisivi che il governo vorrebbe mettere in vendita tramite asta (ex beauty contest) non è disponibile. Lo ha dichiarato il sottosegretario di Stato del Ministero dello Sviluppo Economico, Infrastrutture e Trasporti Massimo Vari rispondendo all’interrogazione parlamentare del deputato Pd Paolo Gentiloni. In almeno due regioni (Campania e Lazio) piccole emittenti occupano le frequenze sulla base di assegnazioni, anche se transitorie, dell’Agcom. In altre, l’occupazione è stata stabilita da sentenze del Tar, che il ministero ha impugnato davanti al Consiglio di Stato. In Emilia Romagna e Fiuli Venezia Giulia le frequenze sono invece occupate dalla Rai – in particolare il canale 24 – per tutelare gli utenti in quelle zone. Intanto, il ministero ha pubblicato il bando per la riassegnazione delle frequenze in otto regioni a seguito dell’asta tlc (si tratta di Lombardia, Veneto, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Lazio -esclusa la provincia di Viterbo- e Campania). Le frequenze occupate delle emittenti areali dovranno essere liberate entro quest’anno e, secondo le associazioni Aeranti Corallo e Frt, i criteri del bando penalizzano nuovamente il settore.
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