Il fatto che il vicepresidente di Mediaset, Pier Silvio Berlusconi, sia il figlio di Silvio Berlusconi, condannato in via definitiva a quattro anni per frode sui diritti tv, «è certamente elemento che potrebbe far sospettare», ma non prova affatto che lui sapesse come andavano le cose. Con questa motivazione il Tribunale di Milano ha prosciolto, lo scorso 8 luglio, il figlio dell’ex premier, insieme a Fedele Confalonieri, presidente del Biscione, e altre otto persone per il caso Mediatrade. In particolare, per gli anni fiscali 2006-2008, i giudici della seconda sezione penale hanno assolto gli imputati «perché il fatto non costituisce reato»; per un anno, il 2005, il Tribunale ha stabilito il «non doversi procedere» per prescrizione.
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