Araimo; WBD pronta per il lancio di Max in Italia

L’EVP & MD Italy & Iberia di Warner Bros. Discovery parla a la Repubblica del prossimo lancio della piattaforma, e promette nuovi format per Amadeus e Fazio
Alessandro Araimo

Warner Bros. Discovery sta lavorando alacremente al lancio di Max in Italia nel 2026 (lancio che avverrà anche in Spagna e Uk), come ha confermato Alessandro Araimo, EVP & MD Italy & Iberia di Warner Bros. Discovery, in un’intervista a la Repubblica.

ASPETTANDO MAX 
L’obiettivo, dunque, è lanciare Max a inizio 2026, in tempo per le Olimpiadi invernali di Milano – Cortina, che partiranno il 6 febbraio e di cui WBD ha i diritti della trasmissione integrale (Rai ne trasmetterà in chiaro una parte).

Araimo ricorda la «potenza di fuoco» dei contenuti del gruppo che verranno proposti su Max (tra questi, l’attesissima serie di Harry Potter). Al momento del lancio, dice, ci saranno anche «grandi produzioni locali, italiane». Poche le indicazioni sul prezzo, che però avrà «capacità di richiamo». Il gruppo sta inoltre discutendo con i vari partner distributivi. Tra questi dovrebbe esserci anche Sky, che attualmente ha i diritti sui contenuti WBD e HBO fino al 2025: al momento, si attende l’esito delle trattative con Sky Italia e Sky Deutschland, dopo l’accordo raggiunto con Sky Uk e Comcast a fine 2024.

LE SFIDE DELLA TV LINEARE 
Venendo al lineare, Araimo ha commentato i risultati di Amadeus sull’access, spiegando di aver avuto «fretta» nel proporre Amadeus su Nove praticamente all’indomani dell’inizio del suo contratto con WBD. Bene, invece, la rivisitazione de La Corrida, importante per tutto il gruppo. A ogni modo, l’artista sta lavorando a format del tutto nuovo «che esalteranno il coraggio e la forte creatività di Amadeus». Anche Fazio sta lavorando a nuovi format.

Un commento anche su Sanremo e sull’ipotetica gara che il Comune dovrà bandire dall’edizione 2026, come richiesto dal Tar della Liguria (Rai ha appena confermato di aver presentato appello contro la sentenza). Sebbene non si profilino al momento opportunità concrete, Araimo ha ammesso che ogni gruppo editoriale «avveduto» valuterebbe l’opportunità commerciale di tentare l’acquisizione dei diritti.

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