Amici non è plagio

La sentenza della Corte di Cassazione assolve il format di Maria De Filippi
L'edizione 2008 di Amici (©UsMediaset)

Si è conclusa dopo 20 anni la vicenda che ha visto Saranno famosi (poi diventato Amici di Maria De Filippi) accusato di plagio di un format ideato nel 1995 e successivamente rielaborato (la versione del 2001 sarebbe quella oggetto del plagio). Con l’ordinanza 37353 del 29 novembre 2021 la Corte di Cassazione ha rigettato il ricorso definendo infondata la richiesta di risarcimento danni per plagio e concorrenza sleale. Secondo la Corte, un format non deve necessariamente venire realizzato per essere tutelato, ma la sua scrittura deve contenere – come riporta Il Sole 24 ore – una specificazione sufficientemente dettagliata degli elementi formali su cui si esprime l’idea di base (come gli elementi scenografici o la caratterizzazione dei protagonisti). Nella definizione di format come opera dell’ingegno, il criterio della assoluta novità e originalità è stato infatti superato da quello di “creatività soggettiva”, in base al quale il format, per essere tutelato, deve avere una struttura programmatica dotata di un grado minimo di elaborazione creativa. Devono quindi essere individuati criteri quali l’ambientazione nel tempo e nello spazio, i personaggi principali, il loro carattere e il filo conduttore della narrazione. Il format del 1995 era focalizzato sull’aspetto umano e relazionale dei partecipanti, quello di Maria De Filippi sulla crescita e competizione tra i talenti.

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