©Pixabay|State of MediaLa stretta sulle password dei principali operatori Svod sta impattando inevitabilmente sui comportamenti dei consumatori. Un’indagine sul pubblico statunitense a firma di Horowitz Research (State of Media, Entertainment & Tech: Subscriptions 2024, ricerca basata su un campione rappresentativo di 2.200 spettatori tv, 18+ e capofamiglia) indaga proprio su questo.
RIDURRE LE SPESE
Metà dei fruitori di contenuti tv (il 52%) ha cancellato o perso il suo accesso ad almeno uno dei servizi cui era abbonato nell’ultimo anno. La principale motivazione fornita è quella di ridurre i costi di abbonamento, i recenti aumenti di prezzi e la percezione di uno scarso valore rispetto al costo. Per tre dei 10 spettatori che hanno cancellato il proprio abbonamento, l’essere in grado di condividere o prestare la password è stato un fattore decisivo.
State of Media, Entertainment & Tech: Subscriptions 2024 – Horowitz Research
LA PUBBLICITÀ NON BASTA
L’impatto sulla spesa dei consumatori dovuto all’aumento dei prezzi e, appunto, le limitazioni sulle condivisioni degli account sono state ampie: il 35% di chi fruisce di servizi streaming ha dichiarato di pagare di più rispetto all’anno precedente. Se nel 2021 gli intervistati avevano indicato una spesa media pari a 49,33 dollari, questa è salita nel 2024 60,60. Da qui, l’attenzione a formule con pubblicità, più abbordabili, cui si sono dimostrati interessati il 59% dei consumatori. Un intervistato su tre abbonato a Netflix ha infatti dichiarato di aver scelto il piano con pubblicità.
La pubblicità, però, non basterebbe a frenare i tagli alle spese degli utenti: il 23% degli intervistati intende cancellare uno o più abbonamenti nei prossimi mesi (nel 2023 la percentuale era pari al 19%). Pare inoltre sia proprio Netflix il servizio più citato quando si tratta di ridurre le spese.
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