Pronta, da parte di Agcom, la delibera in merito alla spartizione delle 21 reti nazionali in tecnica digitale (Dvb-t): otto saranno destinate alla conversione delle attuali reti analogiche, altre otto saranno utilizzate per la conversione, in tecnica singola frequenza, delle reti digitali che oggi utilizzano il sistema delle multifrequenze. I cinque mux rimanenti verranno assegnati tramite gara, cui sarano ammessi tutti i soggetti operanti nello spazio economico europeo. Secondo quanto operato da Agcom, se uno degli operatori che attualmente gestisce tre reti nazionali analogiche si aggiudicasse uno dei mux, dovrà cederne il 40% della capacità trasmissiva a terzi fornitori di contenuti indipendenti. Se l’operatore che oggi ha due reti nazionali analogiche vinca tutti e due i multiplex del lotto B, dovrà cedere il 40% della capacità trasmissiva di uno dei due a terzi fornitori di contenuti indipendenti. Previsto, infine, l’obbligo di «servizi di trasmissione a prezzi orientati ai costi da parte degli operatori esistenti che già dispongono di reti di estesa copertura sul territorio nazionale».
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