Nella sua relazione annuale, il Garante delle Comunicazioni Corrado Calabrò ha segnalato che è ormai avvenuto il sorpasso di Sky, la cui raccolta pubblicitaria ha raggiunto i 2mld di euro, contro i circa 1,5mld del canone pubblico. Complessivamente la quota della presenza di Rai e Mediaset l’anno passato nels ettore televisivo è stata pari rispettivamente al 34% e al 29%, mentre Sky è arrivata a pesare per il 28% dei ricavi. La tv, però, secondo l’Agcom è sempre meno di qualità, troppo impegnata a rincorrere gli ascolti. L’Authority, infine, vuole una Rai indipendente dalla politica: la riforma dovrebbe realizzare un modello di business della società che separi nettamente le attività di servizio pubblico e le attività commerciali, secondo gli indirizzi comunitari.
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