Il Consiglio di Agcom ha approvato il regolamento «in materia di obblighi di programmazione e investimento a favore di opere audiovisive europee e di produttori indipendenti, a seguito delle novità legislative introdotte dal decreto legislativo n. 208/2021».
Il testo sostituisce quello adottato nel 2019 ed è stato sottoposto a consultazione pubblica, tenendo conto delle osservazioni emerse nel corso delle audizioni con tutti i soggetti interessati.
La principale novità del regolamento è l’equiparazione, quanto agli obblighi di investimento, fra i fornitori di servizi di media audiovisivi stabiliti in Italia e quelli che, anche se stabiliti in altro Stato membro, operano in Italia. «Entrambi hanno oggi la responsabilità editoriale di offerte rivolte ai consumatori in Italia».
I fornitori di servizi di media audiovisivi, a richiesta dei soggetti della giurisdizione italiana hanno, poi, un nuovo obbligo: «nell’insieme dei propri cataloghi devono essere evidenziate le opere europee recenti e quelle di espressione originale italiana». Il regolamento, al fine di dare maggiore flessibilità agli operatori, introduce, in caso di violazione, una fase di contraddittorio prima dell’irrogazione della sanzione, prevedendo la possibilità di recuperare i mancati investimenti raggiungendo una quota superiore nell’anno successivo.
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