Marco Rossignoli di Aaeranti-Corallo e Maurizio Giunco dell’Associazione tv locali Frt ritengono totalmente inaccettabile l’ipotesi, domani al vaglio del Consiglio dei ministri, di prevedere il limite orario del 12% (al posto del precedente limite del 18%) per le pay tv (il danno per Sky sarebbe stato quantificato in 70mln di euro), in quanto si tratta di una modifica agli attuali limiti che non avrebbe alcuna incidenza reale, e ripropongono la richiesta di azzerare la pubblicità sulle pay tv, sia satellitari sia diffuse attraverso l’etere terrestre. Le due associazioni chiedono da tempo che vi sia una chiara distinzione tra chi fa pay tv e chi trasmette i propri programmi gratuitamente, esclusivamente in chiaro. Infatti, le emittenti televisive a pagamento, traendo profitto dagli abbonamenti, possono praticare tariffe per gli spot particolarmente ridotte, con evidenti conseguenze negative per il mercato pubblicitario.
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