Dalle previsioni sul mercato pubblicitario alla sfida del Cusv
In quella che è la sua ultima Assemblea come presidente Upa (prima di cedere il testimone a Marco Travaglia e passare alla presidenza di Auditel), Lorenzo Sassoli de Bianchi esordisce prevedendo una chiusura del mercato pubblicitario 2024 a +2,4%.
“Per la prima volta i mezzi tradizionali (che comprendono la loro componente digital, ndr) crescono più del digitale”, ha dichiarato. Un anno buono, dunque, ma con due aree di “sofferenza”: l’export (in particolare verso la Germania) e il debito pubblico.
Prima del passaggio di testimone, però, Sassoli De Bianchi punta a vincere un’altra sfida: rendere obbligatorio il CUSV a partire dal 1° luglio 2025. Il Cusv è il sistema unico di codifica degli spot video e serve a tracciare gli spot in un’ottica total campaign. Una sfida che Upa intende portare avanti insieme ad altre realtà come Una e Fieg. «Senza Cusv non si possono leggere i propri dati (i passaggi degli spot, ndr.) né quelli dei concorrenti. Inserirlo è una questione puramente tecnica, dal costo di poche decine di euro. Oggi solo il 6% dei brand lo sta usando».
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