Troppi servizi entertainment generano confusione e i consumatori chiedono una semplificazione nella fruizione. È quanto emerge dal rapporto Reinvent for growth di Accenture, che indaga il rapporto tra utenti e esperienze entertainment (streaming video, social media, musica, e-commerce). Quello che emerge (ed è un dato in crescita rispetto al 2021) è la necessità di semplificare la propria esperienza entertainment.
I dati più significativi:
- Il 55% dei consumatori si sente sopraffatto dal numero di servizi streaming a disposizione
- Il 26% impiega oltre 10 minuti a cercare cosa guardare (17% nel 2021)
- Il 44% si sente frustrato dal dover passare da una app all’altra
- L’86% sarebbe interessato a una singola app che raggruppasse tutti i servizi in un’unica piattaforma. E il 41% sarebbe disposto a pagarla
«I servizi streaming standalone si stanno scontrando un semplice fatto: ci sono limiti a quanto i consumatori sono disposti a pagare e solo un certo grado di complessità e opzioni che sono preparati ad affrontare», si legge nel rapporto. La frustrazione tra i consumatori è in crescita rispetto ai dati del 2021: lo confermano tre consumatori su quattro. Semplicità e controllo sono le soluzioni che chiedono gli utenti: un solo accesso ai contenuti e la possibilità di condividere i propri dati (in particolare le proprie preferenze) con chi si vuole.
Un altro elemento che i big dell’entertainment dovranno affrontare è la capacità e voglia di spendere degli utenti: il 39% degli intervistati ha infatti dichiarato che ridurrà la spesa in servizi SVOD, mentre solo il 18% conta di aumentarla.
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