Dopo 22 anni in onda, il Jimmy Kimmel Live! è stato sospeso per un periodo “indefinito” da ABC. Una decisione che sa di censura, perché il conduttore arriva dopo la puntata in cui il monologo del conduttore aveva parlato della morte dell’attivista di destra Charlie Kirk. «I MAGA stanno disperatamente cercando di dipingere questo ragazzo che ha ucciso Charlie Kirk come qualcosa di diverso da uno di loro e sta facendo tutto il possibile per trarne un vantaggio politico». Queste le dichiarazioni di Kimmel, che nel suo monologo ha messo in fila le ultime dichiarazioni e minacce della presidenza Trump, dalla causa da 15 miliardi di dollari al New York Times alla decisione di rimuovere riferimenti alla schiavitù dai Parchi nazionali e, appunto, la volontà di attribuire la morte di Kirk alla sfera della sinistra liberale.
Il monologo di Jimmy Kimmel: la frase “incriminata” si trova indicativamente al minuto 6:15,.
Secondo le ricostruzioni della stampa americana, la decisione sarebbe arrivata dopo le dichiarazioni del presidente della Federal Communications, Brendan Carr, che aveva chiesto la sospensione dello show. Carr, ricordiamo, si era anche espresso a favore della decisione di Paramount di mettere fine a qualsiasi politica DEI nell’ambito dell’approvazione della fusione con Skydance. Secondo le ricostruzioni di Deadline Kimmel sarebbe stato informato da una telefonata di Dana Walden, Co-Chairman di Disney Entertainment. Sempre secondo Deadline, Kimmel avrebbe dichiarato di non volersi scusare.
La sospensione dello show segue l’annunciata cancellazione del late night di Stephen Colbert, avvenuto poco prima dell’accordo siglato tra Trump e CBS e che – si dice – abbia permesso il via liberta per la fusione tra la controllante Paramount e Skydance.
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