Il valore complessivo degli investimenti in produzioni originali italiane (di tutti i generi) è di 1,8 miliardi di euro. È uno dei dati presentati da Chiara Sbarigia, presidente APA, nel corso della presentazione del 5° Rapporto sulla produzione audiovisiva nazionale, uno degli appuntamenti più attesi del MIA. Di questi 1,8 miliardi, un miliardo derivano dagli investimenti su piattaforme lineari (free e pay). È evidente, però, il ruolo della componente online, che vale quasi un terzo di quella televisiva. Il Rapporto è stato realizzato da Apa con la collaborazione di eMedia, C.e.R.T.A. e Symbola. Tra i macrogeneri, film e serie destinati alla tv e il vod costituiscono la componente principale per volumi di investimento (pari a una quota del 55%), ma risulta in crescita anche l’attenzione verso documentari e animazione, in particolare sul Vod. Crescono le ore di intrattenimento, pari a 16.855 ore first run sulle reti lineari nella stagione 2022/2023, per un +7% sulla stagione precedente. Sul fronte documentario, crescono le ore (+4%), non i titoli (-1%), ma è in aumento la presenza del genere sugli Ott (titoli a +41%). Ammonta a 548 ore (56 titoli) l’offerta scripted, un dato stabile dove viene privilegiato il formato breve (il più diffuso tra gli Ott). Infine, i dati sull’occupazione: il settore impiega quasi 117mila lavoratori, con un incremento del 4,7% sul 2021. Cresce in particolare il lavoro autonomo (+9,8%). Lato genere, la strada è ancora lunga, ma Sbarigia ha evidenziato una maggiore presenza di giovani manager donna rispetto alla controparte maschile: “Segno che noi della vecchia generazione stiamo facendo qualcosa di buono”, ha dichiarato.
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