10 anni di Confindustria RadioTv

L’Associazione celebra i primi 10 anni di attività. Siddi: «Il mercato radiotelevisivo rafforza la democrazia»

Si sono svolte oggi, giovedì 30 novembre, le celebrazioni dei primi 10 anni di attività di Confindustria RadioTV. L’assemblea, che ha scelto come claim “Diffondiamo valore” ha ricordato oggi il suo percorso – iniziato nel 2013 – durante l’incontro presso il Cinema Barberini di Roma.

 «L’industria radiotelevisiva è impresa a tutto tondo, elemento primario per la formazione della coscienza democratica del Paese che trova la propria radice nella Carta dei diritti dell’Unione Europea e nella Carta costituzionale italiana, di cui celebriamo i 75 anni.  Patrimonio di  valori civili, sociali, culturali che le nostre associate hanno nel loro DNA», ha dichiarato il presidente Franco Siddi. Il presidente ha ricordato l’importanza di un canone adeguato per il servizio pubblico, così come la necessità di salvaguardia del Fondo per l’innovazione, il pluralismo e l’editoria. Importante poi il tema della “prominence”: «È  importantissimo che i cittadini non restino isolati e possano fruire del servizio universale e gratuito della tv lineare e che le imprese non abbiano un danno economico e sociale», ha dichiarato. Siddi ha poi concluso con uno sguardo al futuro del settore: «Il settore chiede di poter essere messo in condizione di continuare a investire in innovazione tecnologica, nuove figure professionali, nuove competenze, intelligenza artificiale. Il punto è la sostenibilità, è mantenere il valore costruito negli anni e acquisirne nuovo, competendo nell’arena digitale. I broadcaster mantengono nel sistema una centralità che è abilitante anche per i processi di innovazione dei media. La centralità del broadcast è la centralità del cittadino utente».
 

L’INTERVENTO DEL PRESIDENTE MATTARELLA

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha inviato il suo saluto all’Assemblea. Di seguito, i passaggi principali:

La radio e la televisione sono state straordinari veicoli di innovazione e di promozione culturale del Paese e sono finestra dalla quale ognuno di noi può affacciarsi per partecipare alla vita della propria comunità e di quella globale, anche dai nuovi dispositivi mobili che hanno cambiato radicalmente le modalità di fruizione.
 
L’emittenza costituisce uno dei motori dell’industria creativa e culturale del Paese e assolve a funzioni fondamentali per garantire la vivacità della vita democratica della Repubblica.
 
La ricerca di modelli imprenditoriali sostenibili che sappiano far fronte all’ impatto indotto dalle grandi trasformazioni digitali dell’economia e della società e determinato dai grandi operatori globali – che vede l’Unione europea al lavoro per definire gli opportuni ambiti regolatori – rappresenta una prova per tutti i soggetti coinvolti. Un appuntamento che interpella, altresì, le Istituzioni impegnate a garantire la piena attuazione dei principi richiamati in più parti della nostra Costituzione e in particolare  negli articoli 2, 21 e 41.

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